23 marzo 2014

Il viaggio di Damon e Elena: non è finito. È appena cominciato [5x16 TVD]

La 5x16 tanto attesa soprattutto da noi, sfegatati fan Delena, è andata in onda lo scorso giovedì 20 Marzo! Già il promo ci aveva fatto sclerare di brutto, ritraendo una scena di Elena che urlava contro Damon quanto lo amasse e di lui che la baciava davanti al camino stile 4x23. E come ci aspettavamo, questa puntata è stata SPACCASCHERMO.
Passione, sangue, sentimenti incontrollabili, tensione, tormento, amore folle...tutto ciò che sono Damon e Elena!
Entrambi sono stati affetti dallo stesso virus di "cannibalismo" che li costringe a nutrirsi di vampiri. Sono rinchiusi e intrappolati. Costretti a stare lontani per non far del male a nessuno.
In questa puntata, ma in generale in tutta la quinta stagione, Damon e Elena sono stati più simili che mai.
Si sono assomigliati sempre di più. Puntata dopo puntata si sono presi e dati un pezzettino di loro stessi. Si sono messi in gioco. Si sono sfidati e presi totalmente. È sempre stato questo il loro destino. C'è sempre stato qualcosa che li ha spinti l'uno verso l'altro. Ora, insieme, sono al massimo del loro essere. Vivono se stessi. In pieno.
E anche se sono costretti a stare lontani, non smettono di cercarsi, di sostenersi a vicenda. Per la maggior parte della puntata, infatti, parlano al telefono e come due adolescenti alla prima cotta. Sono stati momenti bellissimi...Damon e Elena sono anche questo!
Elena: "Volevo combattere per te. Lo voglio ancora."
Damon: "Oh, Elena!Non appena saremo guariti e non vorremo ammazzarci a vicenda...ti verrò a cercare ovunque tu sia e tu regalerò la notte più sconvolgente della tua vita."
Queste parole sono state una scarica di emozioni.
Si vogliono così tanto che non riescono a stare lontani. Sono spaventati e impauriti, ma non smettono di cercare sostegno l'uno nell'altro.
Ma ci sono ancora molte cose da affrontare. Elena deve sapere ciò che Damon ha fatto quando lei non era in sè e Katherine ha preso possesso di lei. E dev'essere proprio lui a dirglielo.
Damon che ha mostrato tutta la sua forza e la sua fragilità mentre confessa ad Elena che ha ucciso Aaron. Gli trema la voce e ha gli occhi lucidi: "L'ho ucciso per convincermi che tu avessi ragione, che io fossi il tipo di persona in grado di uccidere a sangue freddo... e che non sarei cambiato mai. Ecco perchè".
Elena da un lato è soddisfatta che non sia stata lei/Katherine ad ucciderlo, ma dalle parole di Damon,resta davvero turbata.
Ecco. Qui sorge spontanea una domanda: Perché Elena è così presa dalla morte di Aaron che, parliamoci chiaro, conosce da 5 minuti?
Io credo che più l'amicizia che potesse legarli, sia stato il fatto che Elena si rivedeva un pò in questo ragazzo. Un ragazzo che aveva perso tutto. La famiglia. Molti amici. Tutti i punti di riferimento. Proprio come Lei.
E per una persona dalla compassione facile, ora ancora di più esaltata dall'essere un vampiro, è difficile da mandar giù.
Ma più che Aaron e la sua compassione, Elena, dopo settimane che non è stata in lei, ora è sconvolta, sotto shock e incazzata con tutti perché nè i suoi amici nè il suo ragazzo se ne sono accorti che quella non era lei, ma Katherine.
Elena si scaglia contro Damon: "Avresti dovuto accorgertene proprio tu. Se solo non ti fossi fatto ingannare da lei, Damon...non avremmo questo virus dei vampiri. Aaron sarebbe ancora vivo.
Ma Damon vuole che Elena non sia accecata da nulla e le "schiaffa" in faccia la verità nuda e cruda, con la sua solita delicatezza: "Non è stata Katherine. Sono stato io. Pensavo che tu mi avessi spezzato il cuore così ho squarciato il collo di Aaron." Lui vuol essere visto per ciò che realmente è.
Lui è quello dal tutto bianco o tutto nero. Damon non conosce mezze misure, non cerca compassione e non vuol essere compreso. Crede ancora che lui non meriti Elena e il suo amore.
Entrambi si accorgono del "potere" del loro amore e della loro relazione. Damon: "Ecco quanto controllo hai tu su di me!". Elena: "Io sono ancora qui! Ecco quanto controllo ha tu su di me!"
SI COMINCIANO A URLARE CONTRO.
Damon: "Ascolta tutto quello che diciamo! Tutto questo è dannoso!
La nostra relazione è dannosa, Elena. Io ho appena ucciso il tuo amico e tu trovi qualcuno da incolpare!"
Elena: "Vuoi che ti incolpi?! Va bene. Lo faccio. Hai rovinato tutto Damon. Ancora una volta! Mi hai messa in una posizione in cui devo difenderti. Ancora! Devo piegare la mia morale. Ancora una volta! Devo andare contro ogni singola cosa in cui credo! Ancora! Perché ti amo!"
Damon: "Allora smetti di amarmi!"
Elena: "Non posso!"
Damon: "Questo è il problema! La nostra coppia non funziona!"
Elena: "Lo so."
Damon: "Tutto questo deve finire."
Elena: " È finita. Noi abbiamo chiuso."
CERCANO DI FARLA FINITA...
E DOPO QUALCHE SECONDO...
L'UNO AVVINGHIATO ALL'ALTRO.

Questa volta non c'è un virus che li controlla.
Non c'è asservimento. I sentimenti sono al loro posto.
Sono loro. Più veri che mai. Totalmente a nudo.
Avete mai visto una cosa del genere?!
Un sentimento più forte di questo?!
Un amore così incontrollabile?!
Possono urlarsi contro quanto vogliono.
Incatenarsi. Respingersi.
Andarsene su due pianeti lontani anni luce.
Non ci riescono! Non possono controllare tutto ciò.
Ne hanno più bisogno di quanto credono.
Si amano al limite del sano.
Tormento e amore in questa relazione sono uguali, presenti nella stessa misura...e la cosa migliore, la cosa che causerebbe meno dolore, la più facile, quella che farebbero tutti sarebbe chiuderla qui.
Ma non possono. NON È FINITA.
Finiscono a letto insieme, in una scena da "vietato ai minori e deboli di cuore": le loro mani, la faccia di Elena, i capelli di Damon. A tratti sono Damon e Elena, ad altri sembrano Ian e Nina. Il confine tra realtà e finzione tra loro è così sottile da trasmettere emozioni inspiegabili.
A tutto si aggiunge una canzone fantastica che gli fa da sottofondo.
"Fire Breather" di Laurel che ad un certo punto dice:
'NO. NON RIESCO A STARE LONTANA.
ADESSO TI SUPPLICO DI RESTARE.'

Cosa dobbiamo aspettarci?
Per me, abbiamo appena cominciato ad assaporare Damon e Elena. Quelli autentici. Quelli che ci hanno fatto perdere totalmente la testa. Quelli da cui siamo totalmente dipendenti.
Il loro è un viaggio. E non è ancora finito. Ma appena cominciato.

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